
Chiesa Greco Orientale di San Nicolò
Riva Tre Novembre 7 TriesteChiesa Greco Orientale di San Nicolò
Da un censimento del 1802 si evidenzia che a Trieste vivevano 1223 greci. La comunità greca insediata nella città già verso la metà del settecento contribuì con grande interesse alla crescita dei commerci e allo sviluppo di Trieste. Nel 1751 un decreto dell'imperatrice Maria Teresa D'Austria autorizzò la costruzione nel borgo teresiano di un tempio di proprietà della Confraternita Greca-Illirica dedicato a San Spiridione e alla Santissima Trinità.
La differenza di lingua e costumi portarono nel 1781 alla separazione della comunità in due gruppi che si distinsero in due sedi di culto: la chiesa di San Nicolò per la comunità greca e, la chiesa di San Spiridione, per la componente serbo ortodossa. La costruzione della chiesa di San Nicolò avvenne tra il 1784 e il 1795, ma già nel 1787 vi fu celebrata la prima messa. Successivamente nel 1818 l’originaria facciata fu abbellita. I greci di Trieste dedicarono il nuovo tempio a San Nicolò, perchè patrono delle genti che vivono le attività marinare, e alla SS.Trinità, quale radice e fine di tutto il mondo cristiano.
La facciata in stile neoclassico è coronata da un timpano allargato su cui si elevano due campanili. Le campane ben concertate diffondono un suono armonico sulle Rive di Trieste. Sopra la porta d’ingresso, sotto il semirosone, l’epigrafe su marmo nero ricorda il permesso alla costruzione concesso dai sovrani d’Austria e il successivo restauro.
Durante le festività della Settimana Santa e della Pasqua hanno luogo celebrazioni particolarmente sentite: la rappresentazione del Santo Sepolcro avviene tramite l’Epitafios, scultura lignea della fine ‘700 attribuibile ad una bottega artigiana locale. Sospeso su 10 colonnine, il baldacchino è sormontato da tre cupole e, nella sua parte alta, quattordici tavole policrome descrivono la passione e morte di Cristo, dalla preghiera nell’orto alla deposizione dalla croce.