Sinagoga
Via S. Francesco D'Assisi 19 TriesteSinagoga
Intorno al 1870 le Scole ebraiche, attive e presenti dalla metà del Settecento soprattutto nei luoghi dell'ex-ghetto, furono considerate dagli ebrei triestini modeste per dimensioni e decoro. Si cominciò a pensare alla costruzione di una grande e prestigiosa sinagoga che fosse il simbolo evidente dell'importanza raggiunta dalla Comunità ebraica nella vita economica e culturale della città.
Per la realizzazione della sinagoga fu lanciato anche un concorso internazionale delle idee e, nel 1906, il compito della progettazione ed edificazione fu affidato agli architetti Ruggero e Arduino Berlam. Il Tempio Maggiore fu inaugurato nel giugno del 1912 dinanzi all'intera cittadinanza e, per l'imponenza e lo stile siriaco, si presenta ancora oggi come uno dei più grandi e maestosi d'Europa.
All'esterno il Tempio si presenta con tre facciate, architettonicamente diverse, su Via Donizetti, dove è situato l'ingresso principale caratterizzato da un grande portale aperto nelle festività importanti, Via San Francesco e Via Zanetti. L'architettura esterna delle facciate si contraddistingue per la ripetizione di fregi e i richiami orientaleggianti visibili nelle bifore,
nelle colonne, negli intagli e nei caratteristici rosoni componenti la grande stella di David che illumina gli interni e irradia decorazioni floreali. Per dimensioni e struttura il Tempio è stato realizzato come una tipica sinagoga dell'epoca dell'emancipazione dove, all'interno, la sala principale si presenta in pianta rettangolare terminante con quattro colossali pilastri di marmo che sorreggono una sontuosa cupola centrale. La Sala, spaziosa e luminosa, è ornata da preziosi lampadari e da fasce superiori decorate da stelle, alberi, motivi geometrici e, in alcune, sono citati i versetti dei Salmi.
La Sala si articola in tre navate che terminano nella maestosa abside, dalla volta a mosaico dorato, dove troneggia un monumentale Aròn dalle porte di rame dorato, incorniciato tra due grandi candelabri di bronzo a sette braccia e ornato da un’edicola in granito rosa che con quattro colonne sorregge le tavole della legge. Nel corso dei decenni il Tempio è stato testimone e anche vittima di tutte le vicende che hanno coinvolto gli ebrei triestini e l’intera città.
Durante il periodo delle leggi razziali promulgate nel 1938, quando la Comunità ebraica contava fino a seimila membri, il Tempio fu Imbrattato all’esterno con frasi ingiuriose dai fascisti e devastato all'interno da un gruppo di squadristi. Nel 1944 con l’occupazione nazista la sinagoga fu ulteriormente danneggiata e trasformata in magazzino per i beni degli ebrei. Nel giugno del 1945 la cerimonia di riapertura del Tempio di fronte alle forze alleate segnò il ritorno alla vita dei sopravvissuti della comunità ebraica locale e nel 2012 la Comunità ha festeggiato assieme a tutta la cittadinanza il primo centenario del Tempio.
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