Teatro Verdi

Via San Carlo, 2 Trieste

 

Il Teatro Verdi 

Nella piazza retrostante a Piazza Unità d'Italia si erge il Teatro Verdi commissionato dal rappresentante del Granducato di Toscana a Trieste. Costruito tra il 1798 e il 1801 e tra gli architetti che lo progettarono c'era Giannantonio Selva, l'allievo di Giuseppe Piermarini progettista della Scala di Milano. Infatti il la struttura del teatro è simile a quella del “Teatro della Scala”  incluso anche il porticato proteso in avanti a richiamare il pubblico. Nasce con il nome di Teatro Nuovo per distinguerlo dal Teatro "Vecchio", noto, nel ‘700, come Teatro San Pietro all'epoca situato in Piazza San Pietro (l'attuale Piazza Unità d'Italia).

Nel 1820 Il Teatro Nuovo assunse il nome di Teatro Grande e nel 1901, poche ore dopo la morte del grande compositore, venne intitolato a Giuseppe Verdi, in onore del profondo legame che univa il maestro e le sue opere alla città di Trieste.

 Il gruppo scultoreo posto sulla sommità dell’edificio rappresenta Apollo affiancato dall’Arte Lirica (Talia, musa della commedia) e dall’Arte Tragica (Melpomene, musa della tragedia). Sotto il cornicione sono situati bassorilievi su pannelli con immagini di strumenti musicali e nelle nicchie della facciata principale sono inserite le statue di Plutone dio degli inferi con il cane Cerbero e Marte dio della guerra. 

Tra il 1882 e il 1884 Eugenio Geiringer realizzò, verso il mare, la facciata posteriore del Teatro, dove sono visibili i fori d'incastro di 5 palle di cannone francese, in ricordo dello scambio di artiglieria del 1813 tra la flotta di sua Maestà britannica, in guerra contro Napoleone Bonaparte, e le truppe francesi asserragliate nel castello di San Giusto, già sotto assedio da quelle austriache giunte via terra dal Carso. 

Oggi il Teatro Verdi è uno tra i più antichi teatri lirici in attività. 

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Via San Carlo, 2
Trieste